Lo Human Genome Meeting di Roma riporta in primo piano la necessità di liberare l’uso dei dati


La tappa dello Human Genome Meeting iniziata ieri a Roma è l’occasione per tornare a parlare di un argomento tanto fondamentale quanto scomodo: l’impatto della “isteria per la privacy” sulla possibilità di fare ricerca grazie all’enorme quantità di dati che, oggi, siamo in grado di raccogliere sul modo in cui funzioniamo – e ci “rompiamo” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog La Repubblica-Italian Tech

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Neuralink è l’anticamera della discriminazione tecnologica

Gli annunci sulle interfacce cervello-computer e su alcuni sviluppi in ambito genetico rischiano di accentuare la discriminazione fra esseri umani, se non agiamo subito di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Wired.it

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L’India compie un passo importante verso l’indipendenza tecnologica. Cosa cambia

Nuova Delhi lancia un progetto per costruire, in autonomia, processori basati su standard aperti per liberarsi dai vincoli della tecnologia occidentale. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital Law, Università di Chieti-Pescara – Inizialmente pubblicato su Formiche.net Continue reading “L’India compie un passo importante verso l’indipendenza tecnologica. Cosa cambia”

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GDPR e OpenAI: quanto sono fondate le accuse del Garante?

Non è colpa di OpenAI se le persone si ostinano, contro ogni logica, a usare ChatGPT come sostituto della loro (mancanza di) conoscenza di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “GDPR e OpenAI: quanto sono fondate le accuse del Garante?”

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Dopo 70 anni, il Centro nazionale di supercalcolo realizza il sogno di Bruno de Finetti

Passa alla fase operativa il progetto gestito dalla Fondazione ICSC che, grazie ai fondi del Pnrr, doterà l’Italia di un’infrastruttura decisiva per lo sviluppo della ricerca scientifica e di quella sull’AI di Andrea Monti – professore incaricato di Digital Law nel corso di laurea in Digital Marketing dell’università di Chieti-Pescara. Continue reading “Dopo 70 anni, il Centro nazionale di supercalcolo realizza il sogno di Bruno de Finetti”

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Le regole sull’intelligenza artificiale lasciano ancora porte aperte

Il testo del regolamento sull’Ai rischia di favorire la corsa di Cina e Stati Uniti lasciando indietro i Paesi comunitari e di creare problemi con la sorveglianza di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Wired.it Continue reading “Le regole sull’intelligenza artificiale lasciano ancora porte aperte”

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Come i diritti digitali sono diventati una merce di scambio

Lo spiega Andrea Monti nel suo libro The Digital Rights Delusion. Human, machines and the technology of information. Ecco un estratto del quinto capitolo – Inizialmente pubblicato da Wired.it Continue reading “Come i diritti digitali sono diventati una merce di scambio”

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ChatGPT fra superstizione e normazione

La notizia dell’azione legale contro ChatGPT promossa da una persona che “lo” accusa di diffamazione è stata ampiamente commentata come ennesimo esempio della “pericolosità dell’intelligenza artificiale” e della “necessità di regole” per “domare la bestia” con ciò implicitamente confermando le “preoccupazioni” avanzate da varie entità pubbliche, in Italia e altrove. La vera notizia, tuttavia, è l’ennesima dimostrazione di quanto illogicità, fideismo e ignoranza possano prevalere contro i fatti, la storia e la ragione di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “ChatGPT fra superstizione e normazione”

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Più che di ChatGPT, dovremmo avere paura di noi stessi

Vengono al pettine i nodi del modello industriale di Big Tech, basato sulla commercializzazione indiscriminata e a tutti i costi di prodotti immaturi per generare utili e profitti il prima possibile, scaricando sulla società conseguenze ed effetti non solo economici ma, e sopratutto, sociali e culturali di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Più che di ChatGPT, dovremmo avere paura di noi stessi”

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ChatGPT e la perdita di conoscenza (di chi lo usa)

ChatGPT è l’ennesimo “trend” che, come blockchain, NFT e i loro derivati, scomparirà presto o tardi dai titoli dei giornali (e dalle qualifiche professionali degli “esperti”). Nel frattempo, si moltiplicano gli allarmi di millenaristi, luddisti, Canuti e catastrofisti che non perdono occasione per vaticinare sui “pericoli per la privacy”, su quelli per la perdita di posti di lavoro causati dall’uso dell’AI per produrre contenuti editoriali, studi e ricerche, e sul “bias” che porta l’AI a proferire “oracoli” inappropriati o non in linea con il politically correct. Non mancano, poi, gli eredi dei “pazienti” di Eliza, il software che negli anni ‘60 del secolo scorso emulava uno psicoterapeuta di scuola Rogeriana, che pongono a ChatGPT domande esistenziali stupendosi delle risposte e i “furbi” che ricorrono a piattaforme del genere spacciando per propri i risultati dell’elaborazione automatizzata (siano essi testi, immagini o suoni) di un tema di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “ChatGPT e la perdita di conoscenza (di chi lo usa)”

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Metaverso e convergenza tecnologica: aspetti (geo)politici, giuridici e regolamentari 

Estratto dal capitolo Metaverso e convergenza tecnologica: aspetti (geo)politici, giuridici e regolamentari  scritto da Andrea Monti per il volume “Metaverso” a cura di Giuseppe Cassano e Guido Scorza, Pacini Giuridica, 2023. Continue readingMetaverso e convergenza tecnologica: aspetti (geo)politici, giuridici e regolamentari “

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L’errore concettuale di usare il “fatto da” quando si parla di AI

Sempre più spesso media e osservatori casuali del fenomeno AI si riferiscono ai risultati ottenuti tramite questi strumenti come se fossero il prodotto di una volontà autonoma. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di ChatGPT, un noiosissimo processore di linguaggio naturale utilizzato da curiosi e millenaristi per ottenere risposte a domande epocali, manco fosse una Pizia o l’Oracolo di Delfi. Inevitabili le reazioni scandalizzate dal fatto che in passato un chatbot “avesse un’opinione” eretica sulle responsabilità di tragedie epocali come il nazismo e quelle autotranquillizzanti sul fatto che ora non è più così. Sullo sfondo, le preoccupazioni, oramai diventate un luogo comune, sull’AI che un giorno dominerà gli esseri umani se non viene fermata in tempo con “leggi speciali” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “L’errore concettuale di usare il “fatto da” quando si parla di AI”

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La scienza (con la minuscola) fra Socrate e Gorgia

Il cambio di approccio del governo alla gestione organizzativa del Covid-19 ha riportato in auge nel dibattito pubblico parole d’ordine come “credere nella Scienza” e “fidarsi degli Scienziati”. Non differentemente da un qualsiasi (rispettabilissimo) credo religioso, dunque, la “Scienza” è elevata al rango di divinità da venerare acriticamente, tramite una schiera di santi e predicatori. In Suo nome vengono promosse beatificazioni, scomuniche, autodafé e processi (culturali) che ricordano quelli che condannarono come untori Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora. Non sono mancati, dall’altro lato, ciarlatani, eredi di Alessando di Abonutico, e una miriade di “culti” individuali frutto dell’arroganza, questa sì segno dei nostri tempi, di “sapere quello che non ci dicono” in puro stile Napalm 51 di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “La scienza (con la minuscola) fra Socrate e Gorgia”

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L’AI che vuole fare le foto, ma non capisce la lingua dei fotografi

La diffusione delle piattaforme di AI per il text-to-image ripropongono il vecchio problema del controllo politico sul linguaggio di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

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Il complicato rapporto fra conoscenza e crimine

Tipicamente, ogni volta che si associano le parole “internet” e “criminalità” si producono due effetti uguali e contrari. Da un lato ci sono quelli che in nome del politically correct parlano di “opportunità ma anche di rischi”, per poi concentrarsi soltanto sui secondi e invocare pene draconiane e controlli di massa. Dall’altro, ci sono i sostenitori, altrettanto radicali, della “libertà della rete” ad ogni costo, che pavlovianamente “insorgono” (ma solo con qualche messaggio) ogni volta che “Internet” —scritto con la maiuscola e l’articolo, come fosse un nome proprio— viene “demonizzato”. Fra i due estremi, come sempre dalle nostre parti, tante posizioni intermedie che consentono di buttarsi da una parte o dall’altra a seconda di convenienze e opportunità. di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “Il complicato rapporto fra conoscenza e crimine”

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I “crimini del Metaverso” e il capitalismo della solitudine

Nuovo gadget, vecchie abitudini. Arriva il social network, ci vuole la legge per il social network. Arrivano blockchain e Nft, ci vuole la legge per blockchain e Nft, arriva il Metaverso, ci vuole la legge (penale) per il Metaverso. È la coazione a ripetere da anni che costringe commentatori ed esperti a invocare nuove regolamentazioni da applicare ai prodotti tecnologici invece di prendere atto che quelle esistenti sono ampiamente sufficienti di Andrea Monti – Inzialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “I “crimini del Metaverso” e il capitalismo della solitudine”

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Etica, legge e tecnologie dell’informazione

“Etica” è la parola di moda nel cosiddetto “ecosistema digitale”. Oltre agli “ethical hacker” – presenza storica nel vocabolario di settore-  c’è l’etica dei social network, c’è l’etica della cybersecurity, c’è l’etica dell’AI e quella del metaverso (anche se ancora nessuno lo ha mai visto). Nel mondo delle tecnologie dell’informazione c’è un’etica per qualsiasi cosa. Tuttavia, il richiamo all’etica nasconde, nemmeno troppo accuratamente, un sostanziale disinteresse per la legge e per le regole che accomunano individui, imprese e istituzioni di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Etica, legge e tecnologie dell’informazione”

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Ne ultra crepidam, sutor (ovvero, in difesa dell’esoterismo del sapere)

Esiste un limite oltre il quale c’è l’inconoscibile. Per gli scienziati è quello fra ragione e fede. Poi c’è l’arroganza del sapere. È quella che muove gli uomini di pensiero a sfidare l’ignoto, ma anche quella che spinge il ciabattino a pretendere di spiegare ad Apelle come scolpire, oltre che il sandalo, l’intera statua; o che induce a non riconoscere di avere raggiunto il proprio livello di incompetenza di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech

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I super poteri della tecnologia e i rischi per la sicurezza

Un estratto dal quarto capitolo di National Security in the New World Order, che indaga la nascita e l’evoluzione del concetto di sicurezza nazionale, dalle sue origini nella Sparta di Licurgo fino alle conseguenze odierne della cyberwarfare – Originariamente pubblicato da Wired.it Continue reading “I super poteri della tecnologia e i rischi per la sicurezza”

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Dati personali e ricerca scientifica, è urgente cambiare

Nel corso degli anni si è radicata una lettura della normativa sulla protezione dei dati personali (erroneamente equiparata alla “privacy”) che ingessa la ricerca scientifica. Ci sono spazi per interpretare la legge in modo più corretto e consentire agli scienziati di lavorare più efficacemente per il bene comune di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da Scienza in rete
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I limiti culturali del regolamento comunitario AI

La Commissione Europea vuole regolamentare l’intelligenza artificiale, ma lo fa con una proposta confusa e concettualmente sbagliata di Andrea Monti – PC Professionale n. 363 – giugno 2021

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Pro e contro dello scudo penale per i medici

Il decreto-legge 44/2021 stabilisce la non punibilità penale dei vaccinatori. Ma la norma è inapplicabile e non impedisce azioni giudiziarie contro il personale sanitario. Eppure, risolve un problema nel breve periodo  di Andrea Monti – professore incaricato di Diritto dell’ordine e della sicurezza pubblica, Università di Chieti-Pescara. Originariamente pubblicato da Formiche.net Continue reading “Pro e contro dello scudo penale per i medici”

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Sul dissequestro dei lotti di AstraZeneca

Dopo l’ ordinanza del Consiglio di Stato sulla somministrabilità off-label dell’idrossiclorochina, un’altra iniziativa della magistratura dimostra l’effetto della scarsa dimestichezza dei poteri pubblici con la razionalità, prima ancora che con il metodo scientifico. Il prezzo da pagare è il ritardo nella campagna vaccinale e l’aumento della diffidenza verso i vaccini di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da Scienza in Rete
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Il complicato rapporto tra diritto, politica e metodo scientifico

Due eventi (una giuridico e uno politico) apparentemente non correlati evidenziano l’incapacità dei decisori di rapportarsi in modo sensato con il metodo scientifico. Non è un ritorno Lysenko, ma è preoccupante l’assenza di una prospettiva razionale nell’uso della scienza per giustificare scelte che incidono direttamente sulla vita delle persone di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da Scienza in Rete Continue reading “Il complicato rapporto tra diritto, politica e metodo scientifico”

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COVID-19: La “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” e l’uomo quadratico medio e la seconda legge del falso Goebbels

Il governo ha preso la decisione di “gestire” la “fase 2” sulla base di una “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” basata su analisi statistiche. E’ un documento importante perché fornisce, su base “scientifica” gli elementi per definire le scelte operative che consentono il ritorno verso la (a)normalità. “Era ora!” si potrebbe dire, “finalmente qualcuno si è deciso ad utilizzare i numeri in modo corretto, invece di  calcolare percentuali su dati inattendibili e dedurre “trend” di mortalità e letalità sulla base di definizioni confuse e carenti!”

L’entusiasmo per un ritrovato rigore nell’uso dei numeri, però, finisce subito dopo la lettura delle prime pagine perché questo documento genera molte perplessità. Continue reading “COVID-19: La “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” e l’uomo quadratico medio e la seconda legge del falso Goebbels”

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COVID-19: Il contact tracing fra scienza e superstizione

Il dibattito pubblico sul contact-tracing è senz’altro giustamente concentrato sulla “oscurità” del modo di funzionare del software individuato dal Governo e sulle preoccupazioni – più che per la “privacy” – per il modo in cui verranno selezionati, raccolti e gestiti i dati dei cittadini.

A monte, però, ci sono due questioni che avrebbero richiesto qualche riflessione in più.

La prima, è quella sulla soluzione tecnologica individuata –  o meglio, “benedetta” dal Governo italiano: il blutooth. Per giorni e giorni la narrativa più o meno tecnicamente competente aveva incoronato il blutooth come l’unico strumento in grado di realizzare un contact tracing efficace. Poi, qualche grillo parlante (in Inglese, e dunque purtroppo non intelligibile da queste parti dove il “no spik inglisc” è un vanto e non una vergogna) ha avanzato qualche dubbio sul fatto che, per esempio, la portata del blutooth è eccessiva e dunque può generare risultati inattendibili. Continue reading “COVID-19: Il contact tracing fra scienza e superstizione”

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COVID-19: test sierologici, olio di serpente e la retorica dei “professoroni”

La irrazionalità pura, quella che nel corso degli anni ha portato persone disperate a credere nel “metodo Di Bella” o in quello Stamina o prima ancora nei “guaritori filippini” sbugiardati dal CICAP e altre forme di superstizione medica si manifesta anche in tempi di COVID-19. Sono infatti comparsi  in commercio dei “test sierologici” per l’autodiagnosi di presenza anticorpi specifici per il Coronavirus la cui efficacia è quantomeno dubbia, ma che stanno avendo un gran successo commerciale perchè – pur non dicendolo espressamente – inducono nel pubblico la percezione di poter sapere “se hanno preso il virus”.

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Chi decide cosa dice la legge, veramente?

Il GDPR non si applica agli ambiti della pubblica sicurezza e della sicurezza nazionale. Eppure le istituzioni europee – e tanti “esperti” – continuano a dire il contrario creando ostacoli burocratici all’adozione di misure urgenti, come il tracciamento degli spostamenti dei contagiati e la ricostruzione dei contatti.

I decreti della Presidenza del Consiglio vietano di uscire “per fare una passeggiata”, ma i giornali, in coro, scrivono il contrario. Continue reading “Chi decide cosa dice la legge, veramente?”

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La crescita del contagio del Corona Virus non è esponenziale

Ieri sera, il ministro della salute, Speranza, ha dichiarato al TG4 che la diffusione del Corona virus è “esponenziale. In realtà non è così perchè “esponenziale” significa una cosa molto precisa, che non corrisponde ai dati resi pubblici dalla Protezione Civile. Inoltre, parlare di “crescita esponenziale” senza indicare l’esponente e specificare se è intero o frazionario, non consente a chi ascolta di capire qual è la reale “ripidità” della curva alla quale ci si riferisce. Infine, al più si può parlare di andamento esponenziale in rapporto a un tratto della curva, non certo rispetto alla curva in sè. A differenza di una funzione matematica, infatti, i dati sul contagio sono condizionati da variabili… che variano (quanti tamponi ho fatto ieri, quanti ne faccio oggi e quanti ne farò domani, su quale popolazione eseguo le analisi ecc. ecc.). In altri termini, l’andamento delle curve del contagio (al netto di tutte le questioni sulla composizione del campione) ha una (limitata) capacità descrittiva del passato, ma difficilmente può fornire indicazioni sul futuro.

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Virus, statistiche e videogames

Also available in English – Virus, Statistics and Videogames

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Skinner, la pubblicità e l’algoritmo

Questo articolo di Wired.it  perpetua il presupposto (sbagliato) sul quale si basa la profezia millenaristica autoavverante dei nostri tempi: un “algoritmo” capace di qualsiasi cosa, governerà ogni fase dell’azione umana compreso l’orientamento delle nostre scelte di consumo.

Per sostenere questa tesi – priva di riscontri oggettivi e documentati,ma alimentata dal “lo dicono tutti quindi è vero” – il giornalista di Wired intervista un paio di operatori del settore e da lì parte per generalizzare una conclusione che, allo stato, è vera per chi ci crede. Continue reading “Skinner, la pubblicità e l’algoritmo”

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La sentenza di condanna sul caso Stamina non risolve il problema di fondo: non è un giudice che puo’ distinguere la scienza dalla superstizione

Un anno e mezzo di reclusione e venticinquemila Euro di multa, questa la pena richiesta dal Procuratore generale di Torino per quattro medici nel processo di appello del caso Stamina. Non conoscendo gli atti del processo non posso dire se sia una richiesta fondata o esagerata (per eccesso o difetto). Fatto sta che se venisse confermata sarà certamente sospesa o scontata in modo diverso dalla reclusione. Ma non è questo il punto.

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Il mistero dell’Ipercubo ovvero la dittatura dell’ignoranza

Parlando di Scienza con dei ragazzi di terza media è venuto fuori l’argomento degli spazi geometrici multidimensionali e dei politopi.

Ne ho una conoscenza molto basilare – e annego nella matematica che li descrive – ma hanno una caratteristica interessante in senso generale: sono praticamente impossibili da descrivere compiutamente senza il ricorso a un linguaggio formalizzato non naturale. Continue reading “Il mistero dell’Ipercubo ovvero la dittatura dell’ignoranza”

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