Frutto di un’ubriacatura per la tecnologia e di una scelta in linea con i processi di compressione delle prerogative dello Stato e dei cittadini a favore di BigTech, SPID e firma digitale dovrebbero essere cancellati, perlomeno nella loro forma attuale. Le polemiche suscitate dall’annuncio del governo di voler cancellare il (modo in cui è attualmente gestito) il sistema pubblico di identità digitale non tengono conto di alcuni “trascurabili” aspetti giuridici che riguardano l’essenza stessa del funzionamento di uno Stato liberale e democratico: l’attestazione dell’identità il potere di identificazione. Questi aspetti sono strettamente collegati al tema della libertà nel manifestare la volontà individuale e dunque anche alle scelte normative in materia di firma digitale. Non è politicamente accettabile né desiderabile trasferire al settore privato queste funzioni essenziali di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Dopo SPID è ora di cancellare anche la firma digitale”
Possibly Related Posts:
- Il caso Crowdstrike rivela le cyber-debolezze Ue
- Il nodo della crittografia è arrivato al pettine della UE
- Articolo 134
- Chi vince e chi perde nella vicenda di Julian Assange
- Cosa significa la distruzione del campo di riso geneticamente migliorato dell’università Statale di Milano