Il Financial Times riporta la notizia della scelta adottata dalla Cina di dismettere l’utilizzo di processori Intel e Amd — oltre che del sistema operativo Windows e implicitamente dei software che ne hanno bisogno per funzionare — dalla propria amministrazione: al bando tecnologico la Cina risponde con un colpo alla solidità delle Big Tech Usa. L’analisi di Andrea Monti, professore incaricato di Digital law nell’Università di Chieti-Pescara – Inizialmente pubblicato su Formiche.net Continue reading “Il duello tra Usa e Cina sui processori va oltre l’autonomia tecnologica”
Possibly Related Posts:
- Il caso Crowdstrike rivela le cyber-debolezze Ue
- Il nodo della crittografia è arrivato al pettine della UE
- Articolo 134
- Chi vince e chi perde nella vicenda di Julian Assange
- Hard Times. Le nuove guerre e la difesa europea