Linux&C n.5
Molto spesso – quasi sempre – quando si parla di sistemi Open Source l’attenzione si concentra subito sulle enormi possibilità aperte dal poter maneggiare sorgenti, saltando a piè pari l’innovazione culturale che ha reso possibile Linux, il suo passato e il nostro futuro: la GPL (http://www.opensource.it/openpress/gnu_gen_pub_lic.html). Il prerequisito per il successo di un progetto Open Source, infatti, è riuscire ad essere certi che tutti i partecipanti, ovunque nel mondo, si conformino ad un “codice di comportamento” comune. Proprio questa percezione spinse RMS a scrivere la Gnu General Public License che altro non è se non un vero e proprio atto che impone a chiunque voglia godere dei vantaggi connessi alla libera modificabilità e riproducibilità dei sorgenti, di rilasciare il proprio software sottoponendolo alla stessa regolamentazione. Se volete, la GPL è una cosa a metà fra una “catena di S. Antonio” e una vendita multilivello.
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