Di recente ha suscitato qualche polemica la risposta che l’Agenzia nazionale per la cybersecurity ha dato a uno spontaneo “segnalatore di vulnerabilità” al quale veniva evidenziato che il modo in cui era stato individuato il “buco” potrebbe avere violato delle norme penali (per di più, vista la natura pubblica della risorsa “attaccata”, anche perseguibili d’ufficio, vale a dire senza che la vittima si lamenti del fatto) di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech
Possibly Related Posts:
- Ue e G7, i cavi sottomarini come asset strategico per la sicurezza delle reti
- La “Meta-Mega-Multa” e la comprensibile incoerenza dei garanti dei dati personali
- Il feticcio della privacy e le polemiche sul riconoscimento facciale
- ChatGPT fra superstizione e normazione
- Bloccare ChatGPT è un rimedio peggiore del male