Dalla parte di Jorge da Burgos (Ovvero sull’informazione e sulla consapevolezza di non sapere)

Ho udito persone che ridevano su cose risibili e ho ricordato loro uno dei principi della nostra regola. E come dice il salmista, se il monaco si deve astenere dai discorsi buoni per il voto di silenzio, a quanto maggior ragione deve sottrarsi ai discorsi cattivi. E come ci sono discorsi cattivi ci sono immagini cattive. E sono quelle che mentono circa la forma della creazione e mostrano il mondo al contrario di ciò che deve essere, è sempre stato e sempre sarà nei secoli dei secoli sino alla consunzione dei tempi di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech. Continue reading “Dalla parte di Jorge da Burgos (Ovvero sull’informazione e sulla consapevolezza di non sapere)”

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Vaccino Pfizer, se l’informazione fa da spalla ai complottisti

Le notizie sulle reazioni allergiche al vaccino sono pericolose, per questo servirebbe un cambio di strategia nella comunicazione

di Andrea Monti – Originariamente pubblicato da Infosec.News

Dopo il paziente inglese , altre persone (due infermieri di un ospedale in Alaska) hanno subito una reazione allergica molto forte nel giro di dieci minuti dalla somministrazione del vaccino.

La notizia, di per sé non dovrebbe fare notizia perché qualsiasi vaccino può avere degli effetti collaterali e, come ho scritto in un altro articolo  , è semplicemente sbagliato pensare che la somministrazione di un vaccino, come di qualsiasi farmaco, non possa avere conseguenze che vanno dal fastidioso al letale. Rispetto al caso specifico del vaccino Pfizer, poi, non essendo un esperto, mi astengo da qualsiasi considerazione tecnica, e aspetto di leggere qualche studio scientifico che approfondisca l’argomento. Continue reading “Vaccino Pfizer, se l’informazione fa da spalla ai complottisti”

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COVID-19: Goebbels e le statistiche

Non è chiaro se la frase “una bugia detta una volta rimane una bugia, una bugia ripetuta diecimila volte diventa verità” (o una delle sue tante varianti) sia stata effettivamente pronunciata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels. Fatto sta che il modo in cui media e istituzioni usano numeri e statistiche conferma empiricamente questo assioma della propaganda. Nel caso del COVID-19, tuttavia, il suo largo impiego è frutto di ignoranza e necessità di “dare numeri” a tutti i costi piuttosto che di un “piano per il controllo globale”.

Mentre alcuni, come la BBC, o France Info cominciano a farsi qualche domanda sul significato dei numeri della pandemia, anche oggi  –  come in tanti articoli  e tanti servizi televisivi – si continua ad utilizzare il rapporto “numero dei tamponi” su “numero di contagiati” per fornire un indice sull’andamento del contagio. Continue reading “COVID-19: Goebbels e le statistiche”

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COVID-19 e l’inganno delle curve

Fra le tante scienze che sono state maltrattate a causa del COVID-19, la statistica è senz’altro quella che più di altre a subito il destino peggiore. Da mesi veniamo bombardati da analisi e “letture” dei fatti basati su confusioni concettuali, dati inattendibili ed errori grossolani. Continue reading “COVID-19 e l’inganno delle curve”

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COVID-19: inutilità della giustizia, disordine sociale, (ir)responsabilità dell’informazione

Dopo gli assalti ai supermercati e ai furgoni che trasportano alimenti, le cronache cominciano a documentare quello che qualsiasi persona con un minimo di esperienza del mondo criminale aveva intuito: l’aumento di reati contro i deboli, a danno di persone rimaste sole in casa o di quelle che, per loro sfortuna, la casa hanno dovuto abbandonarla perchè ricoverati in ospedale.

Astrattamente, codice penale e di procedura penale consentono senza alcun problema di indagare e punire i colpevoli. Ma in un momento come quello che stiamo vivendo, un minimo sguardo alla realtà ci dimostra che la repressione penale, semplicemente, non funziona perchè i suoi tempi sono incompatibili con le esigenze di oggi, che sono di prevenzione e non di repressione. Continue reading “COVID-19: inutilità della giustizia, disordine sociale, (ir)responsabilità dell’informazione”

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La crescita del contagio del Corona Virus non è esponenziale

Ieri sera, il ministro della salute, Speranza, ha dichiarato al TG4 che la diffusione del Corona virus è “esponenziale. In realtà non è così perchè “esponenziale” significa una cosa molto precisa, che non corrisponde ai dati resi pubblici dalla Protezione Civile. Inoltre, parlare di “crescita esponenziale” senza indicare l’esponente e specificare se è intero o frazionario, non consente a chi ascolta di capire qual è la reale “ripidità” della curva alla quale ci si riferisce. Infine, al più si può parlare di andamento esponenziale in rapporto a un tratto della curva, non certo rispetto alla curva in sè. A differenza di una funzione matematica, infatti, i dati sul contagio sono condizionati da variabili… che variano (quanti tamponi ho fatto ieri, quanti ne faccio oggi e quanti ne farò domani, su quale popolazione eseguo le analisi ecc. ecc.). In altri termini, l’andamento delle curve del contagio (al netto di tutte le questioni sulla composizione del campione) ha una (limitata) capacità descrittiva del passato, ma difficilmente può fornire indicazioni sul futuro.

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Virus, statistiques et jeux vidéo

Also available in English Disponibile anche in Italiano
Il me semble que la façon dont les statistiques du virus Corona sont utilisés dans cette phase d’hystérie mondiale n’aide pas à comprendre le scénario.

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Virus, statistiche e videogames

Also available in English – Virus, Statistics and Videogames

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Skinner, la pubblicità e l’algoritmo

Questo articolo di Wired.it  perpetua il presupposto (sbagliato) sul quale si basa la profezia millenaristica autoavverante dei nostri tempi: un “algoritmo” capace di qualsiasi cosa, governerà ogni fase dell’azione umana compreso l’orientamento delle nostre scelte di consumo.

Per sostenere questa tesi – priva di riscontri oggettivi e documentati,ma alimentata dal “lo dicono tutti quindi è vero” – il giornalista di Wired intervista un paio di operatori del settore e da lì parte per generalizzare una conclusione che, allo stato, è vera per chi ci crede. Continue reading “Skinner, la pubblicità e l’algoritmo”

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Ennesimo esercizio acritico sulle statistiche da parte di Repubblica.it

A volte (tante volte) ritornano.

Repubblica.it diffonde acriticamente la notizia di uno studio secondo il quale muoversi migliora la capacità di apprendere una lingua.

Ma l’articolo, come si capisce leggendo lo studio in questione, da per “assoluti” dei risultati che non lo sono affatto. Continue reading “Ennesimo esercizio acritico sulle statistiche da parte di Repubblica.it”

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“Colpa dell’algoritmo” e “Riflessi migliori con la musica”. Da Repubblica.it: rimbalzo acritico di notizie

Sono consapevole di essere diventato monotono nell’evidenziare imprecisioni e superficialità dei professionisti dell’informazione, ma non passa giorno senza che venga pubblicato qualche articolo metodologicamente scorretto o vettore di informazioni confuse, meritevole di un approfondimento.

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La mala (compresa) scienza. E’ il turno di Repubblica.it

Un esempio di cattiva divulgazione in un articolo firmato da Massimiliano Razzano e pubblicato da Repubblica.it a proposito di una (relativamente) nuova teoria sull’origine dell’universo, e inintitolato Studio: il nostro Universo potrebbe essere un gigantesco ologramma

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Bufale online. Dai professionisti dell’informazione un altro articolo metodologicamente scorretto

L’analisi empirica sul “rigore” dei media professionali riguarda oggi un articolo pubblicato da Repubblica.it, firmato da Rosita Rijtano e intitolato Troppe truffe online, così gli italiani perdono fiducia nella Rete
A differenza di quello sul caso emissioni FCA che ha richiesto un commento più articolato, questo articolo è molto più semplice da valutare.

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