COVID-19: il problema non è calmierare i prezzi delle mascherine, ma dei beni primari

Come già ai tempi dell’ingresso dell’Euro, dove in modo spregiudicato i prezzi vennero “adeguati” al tasso di cambio 1 Euro-mille Lire, in tempi di COVID-19 i prezzi dei beni primari si stanno alzando oltre la soglia del tollerabile.

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COVID-19: La “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” e l’uomo quadratico medio e la seconda legge del falso Goebbels

Il governo ha preso la decisione di “gestire” la “fase 2” sulla base di una “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” basata su analisi statistiche. E’ un documento importante perché fornisce, su base “scientifica” gli elementi per definire le scelte operative che consentono il ritorno verso la (a)normalità. “Era ora!” si potrebbe dire, “finalmente qualcuno si è deciso ad utilizzare i numeri in modo corretto, invece di  calcolare percentuali su dati inattendibili e dedurre “trend” di mortalità e letalità sulla base di definizioni confuse e carenti!”

L’entusiasmo per un ritrovato rigore nell’uso dei numeri, però, finisce subito dopo la lettura delle prime pagine perché questo documento genera molte perplessità. Continue reading “COVID-19: La “Valutazione di politiche di riapertura utilizzando contatti sociali e rischio di esposizione professionale” e l’uomo quadratico medio e la seconda legge del falso Goebbels”

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COVID-19: contact-tracing e università

In tutta la vicenda del contact-tracing c’è una cosa che non capisco: per quale motivo, invece di rivolgersi al settore privato, il governo non ha chiesto alla nostra università di progettare e realizzare il software e l’infrastruttura necessaria?

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COVID-19: Il contact tracing fra scienza e superstizione

Il dibattito pubblico sul contact-tracing è senz’altro giustamente concentrato sulla “oscurità” del modo di funzionare del software individuato dal Governo e sulle preoccupazioni – più che per la “privacy” – per il modo in cui verranno selezionati, raccolti e gestiti i dati dei cittadini.

A monte, però, ci sono due questioni che avrebbero richiesto qualche riflessione in più.

La prima, è quella sulla soluzione tecnologica individuata –  o meglio, “benedetta” dal Governo italiano: il blutooth. Per giorni e giorni la narrativa più o meno tecnicamente competente aveva incoronato il blutooth come l’unico strumento in grado di realizzare un contact tracing efficace. Poi, qualche grillo parlante (in Inglese, e dunque purtroppo non intelligibile da queste parti dove il “no spik inglisc” è un vanto e non una vergogna) ha avanzato qualche dubbio sul fatto che, per esempio, la portata del blutooth è eccessiva e dunque può generare risultati inattendibili. Continue reading “COVID-19: Il contact tracing fra scienza e superstizione”

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COVID-19: Goebbels e le statistiche

Non è chiaro se la frase “una bugia detta una volta rimane una bugia, una bugia ripetuta diecimila volte diventa verità” (o una delle sue tante varianti) sia stata effettivamente pronunciata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels. Fatto sta che il modo in cui media e istituzioni usano numeri e statistiche conferma empiricamente questo assioma della propaganda. Nel caso del COVID-19, tuttavia, il suo largo impiego è frutto di ignoranza e necessità di “dare numeri” a tutti i costi piuttosto che di un “piano per il controllo globale”.

Mentre alcuni, come la BBC, o France Info cominciano a farsi qualche domanda sul significato dei numeri della pandemia, anche oggi  –  come in tanti articoli  e tanti servizi televisivi – si continua ad utilizzare il rapporto “numero dei tamponi” su “numero di contagiati” per fornire un indice sull’andamento del contagio. Continue reading “COVID-19: Goebbels e le statistiche”

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COVID-19: gli effetti sul marketing consulenziale

E’ passato abbastanza tempo dall’inizio della quarantena per cominciare a fare qualche riflessione su come la diffusione del virus sta cambiando l’attività di consulenza professionale.

Ne ho parlato con molte aziende per cui lavoro e con diversi colleghi e consulenti e penso di poter sintetizzare quello che sta accadendo nei cinque punti che seguono. Non è un elenco definitivo, ma un primo tentativo di “mettere ordine”. Continue reading “COVID-19: gli effetti sul marketing consulenziale”

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COVID-19: ancora confusione su cosa sia una “violazione amministrativa”

Il caso del sacerdote di Galignano che si è rifiutato di interrompere la messa a fronte della richiesta di un Carabiniere conferma ancora una volta, da un lato, la confusione che c’è sulla natura delle violazioni amministrative e, dall’altro, che le violazioni amministrative stabilite dal decreto-legge 4 marzo 2020 n. 19 sono  inefficaci, inutili e discriminatorie. Continue reading “COVID-19: ancora confusione su cosa sia una “violazione amministrativa””

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COVID-19: i limiti delle sanzioni amministrative e l’illegittimità delle vie di fatto

Le cronache iniziano a riportare  notizie sul modo in cui le sanzioni amministrative per la violazione degli obbilighi di distanziamento sociale vengono contestate dalle varie forze dell’ordine. In particolare, si legge di “strattonamenti”, di allontamenti imposti con il turbine d’aria prodotto da un elicottero, e addirittura di perquisizioni.

Sono comportamenti illegittimi dal punto di vista della norma, perchè in materia di sanzioni amministrative non si possono assolutamente eseguire misure coercitive nè eseguire perquisizioni, nè tantomeno – come nel caso dell’uso dell’elicottero – utilizzare strumenti di coazione. Ma sono anche comportamenti odiosi elevati ad archetipo dal “Siamo uomini o caporali” di Totò e – ancora di più – dal “Vigile” di Alberto Sordi, accomunati dall’arrogante ponziopilatismo del “faccia ricorso”. Continue reading “COVID-19: i limiti delle sanzioni amministrative e l’illegittimità delle vie di fatto”

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COVID-19: udienze penali a distanza. Il trattamento dei dati e i colloqui difensore-imputato non sono gli unici problemi

Corretta la considerazione del Garante dei dati personali sul rischio che l’uso di Microsoft Teams possa comportare l’acquisizione di metadati relativi alle parti coinvolte nell’udienza penale a distanza, come anche condivisibile la preoccupazione delle camere penali sulla scomparsa della fisicità dell’udienza. Ma ci sono due questioni che non vengono affrontate da chi si sta occupando di trovare un modo di celebrare le udienze penali in tempi di emergenza sanitaria. Continue reading “COVID-19: udienze penali a distanza. Il trattamento dei dati e i colloqui difensore-imputato non sono gli unici problemi”

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COVID-19: l’app governativa, fra tracciamento, diritto d’autore e sicurezza

di Andrea Monti – InfosecNews del 16 aprile 2020

L’ordinanza 10/2020 del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 scrive la parola fine al capitolo “Tracciamento si, tracciamento no” nel senso che, finalmente e nel bene o nel male, il governo ha deciso di imboccare la strada del monitoraggio delle persone per rilevare e segnalare contagi individuando un “app”osito software concesso gratuitamente in licenza dalla società che lo ha sviluppato al governo italiano . Nello stesso tempo, però, il provvedimento lascia “non dette” alcune cose relative, in particolare, alla sua sicurezza, che vista la criticità del momento avrebbero dovuto costituire un elemento centrale nella selezione del prodotto. Continue reading “COVID-19: l’app governativa, fra tracciamento, diritto d’autore e sicurezza”

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COVID-19: la riforma dei contratti bancari sconvolge l’ecommerce?

L’articolo art. 4 del DL 23/2020 (il cui testo riporto alla fine di questo articolo) sconvolge, o meglio, annulla, anni di elaborazione giurisprudenziale, dottrinale e tecnologica sui “contratti a distanza” e cancella il valore scientifico e giuridico della sicurezza informatica. La norma prevede, infatti, l’efficacia del consenso del correntista anche se manifestata con email “non certificata” o con “altro mezzo”, con buona pace della “forma scritta” (anche digitale), della necessità di identificazione della capacità della parte, della firma qualificata, della protezione dell’identità digitale e via discorrendo.

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COVID-19: ancora sugli “zelanti della privacy”

Torno ancora una volta sul tema “zelanti dell privacy”e diritti fondamentali per chiarire alcuni concetti che dovrebbero essere chiari ma che, evidentemente, non lo sono ancora abbastanza:

  • “privacy” non significa riservatezza. Il giornalista investigativo, il narcotrafficante e il partner infedele vogliono tutti la riservatezza sulle loro attivitè, ma per ragioni diversissime che nulla hanno a che vedere con “la privacy”. Viceversa, va tutelata la vita privata come fa l’articolo 615bis del Codice penale,
  • “privacy” non è nemmeno tutela della vita privata, che e’ un concetto molto più ampio ampio e si estende (a differenza della nozione comune di privacy) anche ai luoghi pubblici dove si applicano pacificamente i reati di molestie e violenza privata (appunto),
  • “privacy” non è trattamento dei dati personali perchè il trattamento dei dati personali è strumentale alla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali. Quindi il GDPR non tutela “la privacy”  ma innanzi tutto il bene fondamentale vita e da li’ a scendere,
  • “privacy” non è nemmeno (come è accaduto con l’ambiente) un nuovo diritto da costituzionalizzare perchè la Carta già prevede norme specifiche a tutela dell’inviolabilità del domicilio, della libertà di pensiero, di quella di circolazione e della segretezza delle comunicazioni che “coprono” gli ambiti che si vogliono testardamente far rientrare all’interno della “privacy”.

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Emergenza Covid e prevenzione anticrimine: che fine ha fatto Internet?

Lo scorso 10 aprile il Ministro degli interni ha emanato una direttiva ad oggetto “Emergenza  Covid-19.  Monitoraggio  del disagio  sociale  ed  economico e attività  di  prevenzione  e  contrasto  dei  fenomeni  criminosi  e  di  ogni forma di illegalità”.

La direttiva prende formalmente atto di qualcosa che, speriamo, ufficiosamente sia stato oggetto di attenzione istituzionale sin dall’inizio: l’impatto del COVID-19 su ordine e sicurezza pubblica. Continue reading “Emergenza Covid e prevenzione anticrimine: che fine ha fatto Internet?”

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COVID-19: gli “zelanti della privacy” e l’ipocrisia del condizionale

Ripeto da tempo, come un disco rotto che nessuno ascolta, che in un momento di sospensione dei nostri diritti costituzionali – quelli veri – la “privacy” è l’ultimo dei nostri problemi. Ciononostante, molti sostenitori di un concetto estremo di “privacy” continuano ad opporsi all’identificazione generale e generalizzata di contagiati e persone che ci sono entrate in contatto perchè lo Stato “potrebbe abusarne”. Continue reading “COVID-19: gli “zelanti della privacy” e l’ipocrisia del condizionale”

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COVID-19 e l’inganno delle curve

Fra le tante scienze che sono state maltrattate a causa del COVID-19, la statistica è senz’altro quella che più di altre a subito il destino peggiore. Da mesi veniamo bombardati da analisi e “letture” dei fatti basati su confusioni concettuali, dati inattendibili ed errori grossolani. Continue reading “COVID-19 e l’inganno delle curve”

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COVID-19: tasse, soldi a pioggia e la coazione a ripetere

Da mero osservatore – e vittima – della politica odierna, e dunque dell’assenza di scrupoli dell’opposizione e della imbarazzante attività del governo rilevo che, per l’ennesima volta, la logica trasversale della gestione economica dell’emergenza si traduce in pochi soldi a tanti e dio per tutti (e una patrimoniale – anzi, una “minipatrimoniale” che fa sempre pendant). Continue reading “COVID-19: tasse, soldi a pioggia e la coazione a ripetere”

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Chi minaccia la rete italiana?

di Andrea Monti – Un messaggio in bottiglia – Infosec News del 11 aprile 2020
L’incapacità della piattaforma INPS di reggere un carico di connessione importante ma non paragonabile a quello di note piattaforme di e-commerce americane e cinese ripropone per l’ennesima volta il tema del governo delle scelte pubbliche in materia di tecnologia dell’informazione.

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COVID-19: cause “contro i medici” e diritto di difendersi

Non entro nel merito – perchè non lo conosco – della vicenda di alcuni avvocati che si sarebbero organizzati per “fare causa” a operatori sanitari per decessi causati dal trattamento per COVID-19, ma trovo molto discutibile la posizione espressa dal Consiglio Nazionale Forense e quella di molti che, in pubblico, annunciano di non voler far causa ai medici “per questioni deontologiche ed etiche”. Continue reading “COVID-19: cause “contro i medici” e diritto di difendersi”

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COVID-19: la fine del “consumo a tutti i costi”?

Il “distanziamento sociale” provoca, fra le altre cose, il ripensamento delle abitudini di consumo. Non si tratta soltanto di spendere il minimo indispensabile per cercare di resistere alla crisi economica in corso, ma di cambiare le priorità – e la propensione – all’acquisto di beni oggettivamente inutili ma nonostante tutto in cima alle “necessità” del consumatore.

“Viviamo in un tempo dove il superfluo è l’unica necessità” scriveva non molto tempo Oscar Wilde, ma questo tempo è, sperabilmente, finito. La clausura ci sta dimostrando come quello che (in tanti) abbiamo è ampiamente sufficiente a soddisfare le necessità quotidiane, l’assenza di occasioni d’incontro rende inutile sfoggiare lo smartphone più recente e la necessità di lavorare a distanza focalizza l’attenzione sugli strumenti che ce lo consentono più che su altre distrazioni da “shopping compulsivo”. Ci accorgiamo concretamente, in altri termini, quanto pesa(va) il superfluo nella nostra vita e di quanto e cosa possiamo fare a meno senza patire alcuna sofferenza. Continue reading “COVID-19: la fine del “consumo a tutti i costi”?”

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COVID-19: test sierologici, olio di serpente e la retorica dei “professoroni”

La irrazionalità pura, quella che nel corso degli anni ha portato persone disperate a credere nel “metodo Di Bella” o in quello Stamina o prima ancora nei “guaritori filippini” sbugiardati dal CICAP e altre forme di superstizione medica si manifesta anche in tempi di COVID-19. Sono infatti comparsi  in commercio dei “test sierologici” per l’autodiagnosi di presenza anticorpi specifici per il Coronavirus la cui efficacia è quantomeno dubbia, ma che stanno avendo un gran successo commerciale perchè – pur non dicendolo espressamente – inducono nel pubblico la percezione di poter sapere “se hanno preso il virus”.

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COVID-19: fake-news e arroganza individuale

Come a tanti, anche a me capita spesso di parlare del COVID-19 e dei suoi impatti in vari ambiti. Per abitudine accademica e professionale, cerco di farlo applicando tre criteri: parlare di cose delle quali ho conoscenza diretta, chiedere spiegazioni (spiegazioni, non “chiarimenti”), quando devo trarre delle conclusioni di mia competenza che richiedono conoscenze extragiuridiche, evitare di parlare su temi al di fuori del mio ambito di conoscenza.

Questo atteggiamento, proprio delle persone abituate a ragionare su base logica, è meno diffuso di quanto si possa pensare e non (solo) per ignoranza, ma per una forma di arroganza intellettuale in nome della quale il fatto di avere competenze in un ambito autoattribuisce titolo e autorità per “parlare d’altro”. Continue reading “COVID-19: fake-news e arroganza individuale”

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COVID-19: la paralisi della giustizia è giustizia negata per cittadini e imprese

La paralisi della giustizia, che si cerca di superare con protocolli fantasiosi e ricorso alle “nuove tecnologie” ha un effetto molto concreto sulla vita di cittadini e imprese.

I primi non possono difendersi dalle sanzioni ingiustamente applicate da “zelanti” operatori e le seconde, quelle virtuose che nonostante tutto hanno deciso di continuare ad onorare i debiti pagando stipendi e fornitori, non possono recuperare i crediti che vantano nei confronti dei tanti spregiudicati che “per colpa del virus” hanno sospeso a tempo indeterminato i pagamenti pur dovuti. Continue reading “COVID-19: la paralisi della giustizia è giustizia negata per cittadini e imprese”

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COVID-19: contributi alle imprese e comunicazione governativa

In ogni conferenza stampa, a partire da quelle che annunciavano le prime misure di contenimento, la parola d’ordine della comunicazione governativa è stata “indorare la pillola”.

E’ una scelta ragionevole perchè trasmettere la percezione di avere tutto sotto controllo e dunque spargere ottimismo è certamente importante per evitare di diffondere negatività e disfattismo. Peccato che, nella pratica, questo abbia prodotto messaggi ambigui e poco trasparenti. Continue reading “COVID-19: contributi alle imprese e comunicazione governativa”

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COVID-19: “è vietata la registrazione dell’udienza”

L’articolo 2 comma IV della “Proposta di protocollo per udienze civili tramite collegamento da remoto” del Consiglio Nazionale Forense, nel regolare lo svolgimento delle udienze civili da remoto, stabilisce che

è vietata la registrazione dell’udienza.

E’ un divieto – peraltro, privo di sanzione – privo di senso.

Sicuramente la scelta non può essere motivata da “questioni di privacy” perchè le udienze sono pubbliche ai sensi dell’articolo 128 del Codice di procedura civile, e le riprese audiovisive sono già sotto il controllo del giudice (penale) che può autorizzarle o meno. Continue reading “COVID-19: “è vietata la registrazione dell’udienza””

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COVID-19: la “privacy” cancella i diritti costituzionali

E’ oramai conclamato il fatto che l’attenzione – o meglio, l’ossessione – per la “privacy” ha poco a che vedere con un sincero interesse per i diritti garantiti dalla prima parte della Costituzione.

Stiamo vivendo in uno stato di democrazia sospesa, dove le Regioni (Lombardia e Veneto in particolare) hanno “strappato” competenze al Governo senza che, in futuro, quest’ultimo possa sperare di riprendersele, dove diritti essenziali come la libertà di riunione e di circolazione sono stati (giustamente) limitati, dove la libertà di espressione è compromessa dall’espansione inaccettabile e autodeterminata dei poteri dell’Autorità delle comunicazioni, dove ordine e sicurezza pubblica potrebbero andare fuori controllo, dove la giustizia è precipitata in un limbo e – forse prima di tutto – migliaia di persone sono morte e continuano a morire senza che si faccia nulla per ricostruire la mappa dei contagi, e tutto quello di cui si riesce a parlare è “la privacy”. Continue reading “COVID-19: la “privacy” cancella i diritti costituzionali”

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COVID-19: l’Italia fra Cina e USA

Questo articolo pubblicato da un blog di informazione americano è interessante perchè dimostra quanto gli interessi nazionali conducano a conclusioni “di parte”.

Certamente, come fa notare l’autrice dell’articolo, la “generosità” della Cina verso l’Italia è tutt’altro che disinteressata, ma da qui a ipotizzare che la Cina abbia addirittura prima promosso il contagio spingendo gli Italiani ad abbracciare i Cinesi per poi inviare aiuti in modo da rinsaldare il controllo sul nostro Paese ce ne corre. Continue reading “COVID-19: l’Italia fra Cina e USA”

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COVID-19: marketing e comunicazione

Si moltiplicano i messaggi pubblicitari e le comunicazioni via mail che, in modo più o meno diretto, usano il COVID-19 come elemento narrativo. Non “faccio nomi” perchè mi interessa provare a classificare le strategie adottate dalle varie agenzie di pubblicità e dai “marketing-fai-da-te” piuttosto che “dare voti” a questo o a quell’esercizio di ipocrisia commerciale. Continue reading “COVID-19: marketing e comunicazione”

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COVID-19: il disordine pubblico continua a crescere

Come un’epidemia, il disordine pubblico dovrebbe essere fermato non appena comincia a manifestarsi. Non farlo significa lasciare che la pandemia sociale si diffonda fino al punto in cui solo una diffusa attività repressiva di polizia – e forse anche militare –  sarà l’unica (non) soluzione per ristabilire la pace sociale.

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COVID-19: chi sono i “soggetti deboli”?

Eccezioni a parte, è evidente che, almeno in questa fase, il COVID-19 aggredisce per la maggior parte persone in età avanzata in una situazione di “plurimorbidità” – tradotto dal politically correct in Italiano: vecchi malati. Vecchi, malati e la cui condizione generale di salute è gestita con pillole e intrugli di vario tipo, ma senza un’attenzione al ruolo fondamentale rivestito da un minimo di attività motoria, per mantenere la “macchina-corpo” in efficienza.

Non sono certo un medico, ma gli anni trascorsi a insegnare nel corso di laurea in Scienze delle attività motorie, all’Università di Chieti-Pescara e quelli – molti di più – da allenatore di atletica leggera mi hanno dato abbastanza elementi per costruire un’idea non del tutto campata per aria (e non particolarmente originale, peraltro): la conservazione dell’efficienza fisica consente di reagire meglio a condizioni patologiche anche importanti. Continue reading “COVID-19: chi sono i “soggetti deboli”?”

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