Computer Programming n.ro 52 del 01-11-96
di Andrea Monti
Il 14 marzo scorso l’Unione Europea ha emanato una direttiva sulla tutela giuridica delle banche-dati. Scopriamo cosa è riuscito ad inventarsi questa volta l’ineffabile legislatore comunitario. (Nota per l’impaginazione:in un riquadro si dovrebbe inserire il testo della direttiva riportato di seguito all’articolo) Quando qualche secolo fa – in scala informatica – vennero introdotti sul mercato i CD-ROM molte software-house tirarono un sospiro di sollievo: finalmente un ostacolo serio ma soprattutto duraturo alla pirateria selvaggia… Quella che doveva essere una pax augustea si è però trasformata in una tregua di qualche attimo, infatti anche la tecnologia ottica e più in generale quella delle memorie di massa ha raggiunto dei costi estremamente accessibili con le conseguenze che è facile immaginare: le operazioni sempre più frequenti della magistratura hanno infatti dimostrato l’esistenza di vasti traffici illeciti realizzati grazie a queste tecnologie. Paradossalmente, anzi, proprio il loro impiego ha consentito una affidabilità nella duplicazione abusiva difficilmente raggiungibile con i semplici floppy da 3 e ½. Punto e a capo dunque?
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