La straordinarietà di una sentenza banale

Responsabili i genitori per la diffusione, da parte dei figli minori, della foto di una coetanea nuda.

Decisione ineccepibile (in termini astratti, visto che non conosco il merito del processo) del tribunale di Sulmona che applica norme tanto “secolari” quanto ignorate da politici e “opinion maker”, che invece di richiamare all’ordine genitori ignoranti e deresponsabilizzati, propongono a ogni pie’ sospinto censure, filtraggi e “oscuramenti”, con la scusa di “proteggere i minori” e “contrastare i contenuti illegali”.

Se ripartiamo dai fondamentali (la responsabilità penale è personale) tutto ritorna al proprio posto.

Che poi non ci siano mezzi e competenze per indagare e punire tutti gli illeciti online è un altro discorso.

Ma non puo’ essere una scusa – per le istituzioni – per abdicare all’amministrazione della giustizia.

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