L’embargo tecnologico a danno della Russia ha accesso un dibattito anche all’interno della comunità del free software e dell’open source (che, è bene ricordarlo, non sono la stessa cosa). Alla domanda se impedire o meno alla Russia di accedere o utilizzare software regolato da licenze non proprietarie sono state date risposte molto diverse, da quelle attendiste a quelle interventiste, a quelle di chi, come Richard Stallman, ritiene che il Progetto Gnu dovrebbe rimanere neutrale su questioni politiche estranee agli obiettivi. La riflessione non è limitata al mondo del software perché un dibattito analogo era già sorto negli organi dell’internet governance a seguito della richiesta avanzata dalle autorità ucraine a Icann e Ripe Ncc (che hanno rifiutato) di impedire alla Russia l’uso di nomi a dominio e numeri IP di Andrea Monti – Originariamente pubblicato su Strategikon un blog di Italian Tech
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