Le critiche mosse alla scelta del nuovo governo di non avere confermato il “ministero dell’innovazione” sono frutto di una discutibile interpretazione del concetto. “Innovare” non equivale a “cambiare a tutti i costi” ma significa stabilire degli obiettivi, scegliere gli strumenti più adatti allo scopo e sopratutto prendersi il tempo necessario per arrivare al traguardo. Viceversa, il governo non dovrebbe comportarsi come un qualsiasi “utente” di PC, ridotto all’impotenza e costretto a inseguire nuove versioni di prodotti che mettono strumentalmente fuori supporto hardware e software pur in grado di funzionare ancora in modo efficiente. Questo è un modo per paralizzare l’innovazione, non per incoraggiarla di Andrea Monti – inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech
Continue reading “Serve un ministero per la razionalizzazione tecnologica”Possibly Related Posts:
- I reati universali fra tutela dell’ordine pubblico e diritto
- Meta e il problema della “mercificazione” dei diritti
- Meta e Iva: è ora di decidere se i dati personali sono o no un bene economico
- Quanto sono legali port scan e war driving? Ovvero: sono passati vent’anni, giriamo ancora in tondo
- Il “non-problema” della age-verification