La proposta del ministro Boccia di istituire un corpo di “guardie civili anti-Covid” pone problemi di tenuta istituzionale, comunque la si voglia attuare. L’intervento di Andrea Monti, professore incaricato di Diritto dell’ordine e sicurezza pubblica, Università di Chieti-Pescara orginariamente pubblicato da Formiche.net
Il ministro Boccia ha proposto di istituire un corpo di sessantamila “guardie civili anti-Covd” per eseguire controlli sul rispetto delle prescrizioni in materia di misure anticontenimento e da reclutare fra i percettori di reddito di cittadinanza e cassintegrati. Il fatto che la proposta sia stata immediatamente ridimensionata, e che sia stato dichiarato che l’appartenente a questo corpo non si chiamerà “guardia” ma “assistente” che non avrà nemmeno lo status di incaricato di pubblico servizio e dunque che sarà privo di poteri coercitivi non sono però sufficienti a fugare le perplessità sull’iniziativa. Leggi tutto “Le guardie civili, l’esercito del presidente e il rischio della “sicurezza muscolare””
Possibly Related Posts:
- Un’app che mappa la polizia anti-immigrazione è stata tolta dagli store. Una nuova forma di censura?
- Il blocco russo di Facetime non è censura, ma strategia
- In Australia è entrata in vigore la legge che vieta i social ai minori: ecco cosa prevede
- Perché abbiamo accettato che il software possa fallire (e perché non possiamo più permettercelo)
- Un attacco a un fornitore di OpenAI ha rivelato (di nuovo) l’estrema fragilità della rete Internet
