Linux&C n. 48
Un problema serio derivante dall’adozione della GPL è la sua scarsa attitudine a produrre in tempi rapidi un ritorno economico per l’autore del software. I “sacri testi” dicono che liberando il software si innesca un mercato (altamente concorrenziale) per i servizi legati al software stesso. In questo modo il programmatore potrebbe guadagnare indirettamente dalla diffusione della sua creazione, compiendo, nello stesso tempo, un gesto di utilità sociale. Ma è anche vero che questa impostazione è figlia di un sistema economico-culturale come quello statunitense. Da quelle parti i “numeri” degli utenti potenziali, l’abitudine al concetto che il “servizio si paga”, e la deducibilità fiscale dei contributi privati erogati a favore di attività no-profit rendono certamente possibile praticare il modello del free software.
In Italia, invece, le cose non stanno esattamente in questi termini. E, spessissimo, proprio quegli utenti che dovrebbero sostenere la creazione e il mantenimento di software libero con delle donazioni o in altra forma, sono proprio quelli che traducono “free” soltanto come “gratis”. In altri termini: “ben venga il software che non devo comprare, e chi se ne frega di finanziare questi pazzi che lo hanno realizzato”.
Questo dato culturale – oserei dire “antropologico” – non va trascurato quando si pensa a come regolare giuridicamente la circolazione di un software in Italia, e si vuole contemperare la “necessità di sopravvivenza” del programmatore con degli ideali di apertura e condivisione del sapere ai quali sarebbe un peccato rinunciare.
Senza nascondersi dietro un dito, è evidente che una qualsiasi soluzione per guadagnare direttamente dalla circolazione del software implicherebbe, in un modo o nell’altro, limitare la libertà dell’utente (sul numero di copie, sulle modalità di utilizzo, ecc. ecc.) ricadendo in un’ottica sostanzialmente proprietaria. Come si concilierebbe tutto questo con il rispetto della filosofia delle licenze “aperte” o “libere” che dir si voglia?
A ben vedere, la GPL e, più o meno, le altre licenze libere “guardano” il software dalla prospettiva dello sviluppatore, ponendo al centro di tutto il “come” e il “cosa” si può fare con il codice sorgente. Tutto il resto segue quasi automaticamente.
Ma se proviamo a ribaltare il ragionamento, ponendoci dal punto di vista dell’utente, scopriamo che in molti casi l’accesso ai codici sorgenti è un “beneficio” percepito come inessenziale. Ciò che interessa la stragrande maggioranza di chi usa un computer – escludendo sistemisti e programmatori – è poter usare un programma che funzioni in modo corretto, che non costi delle somme esorbitanti, e che non richieda una pattuglia di avvocati per capire a quali condizioni può essere utilizzato.
Può avere senso pensare, allora, a un modello di distribuzione del software che consenta la libera riproducibilità delle versioni compilate, riservando gratuitamente l’accesso e il diritto di modifica dei sorgenti solo a chi ne abbia bisogno per ragioni di studio o ricerca. Tutti quelli che intendono “fare business” dovrebbero, invece, stipulare un qualche accordo commerciale. Rimarrebbero totalmente liberi, invece, i diritti di riutilizzo di principi e tecniche di programmazione apprese studiando i codici sorgenti o disassemblando le versioni compilate.
Ovviamente questo approccio – che probabilmente verrà bollato come “eretico” – non pretende di risolvere tutti i problemi pratici derivanti dall’applicazione concreta dell’utopia open source. Ma è soltanto un tentativo di guardare le cose da un’altra prospettiva per vedere se si riescono a scorgere delle strade diverse rispetto a quelle già “battute”. E perché questo articolo non rimanga “lettera morta” ho pensato di mettere in pratica questi concetti scrivendo una ipotetica licenza d’uso che li attua: potete leggerne il testo nelle righe che seguono.
1 – PARTE PRIMA – Attribuzione dei diritti d’autore
1.1 Dichiarazione di proprietà del programma e disponibilità dei diritti
Il licenziante dichiara:
- di essere l’unico autore del programma e titolare di tutti i diritti di proprietà intellettuale e/o industriale – o comunque di avere il pieno diritto di disporre dei diritti di cui a questa licenza,
- di non avere violato diritti di terzi e, in particolare, di avere rispettato i regimi di circolazione del codice sorgente o dei programmi eventualmente utilizzati per creare il proprio programma.
1.2 Oggetto della licenza
Questa licenza regola l’attribuzione dei diritti patrimoniali d’autore e dei diritti connessi, ai sensi della legge 633/41 (d’ora in poi “legge sul diritto d’autore” o “lda”) che l’autore di questo programma o un suo legittimo avente causa (d’ora in poi “licenziante”) trasferiscono all’utilizzatore (d’ora in poi “licenziatario”).
Tutti i diritti che non sono espressamente attribuiti con questa licenza, sono assolutamente riservati al licenziante e in nessun modo possono essere ritenuti implicitamente o tacitamente ceduti.
1.3 Estensione dei diritti attribuiti al licenziatario
A condizione risolutiva che il licenziatario rispetti gli obblighi indicati nel punto successivo, il licenziante gli attribuisce i seguenti diritti:
1.3.1 Utilizzo del programma compilato
Il licenziatario può utilizzare il programma compilato nel modo che riterrà più opportuno (e dunque, in quanto il programma tecnicamente lo consenta, in rete locale o geografica, su postazioni singole ecc.) senza limitazioni di copia, duplicazione o riproduzione.
1.3.2 Disassemblaggio
Il licenziatario può disassemblare, analizzare e, in generale, eseguire tutte le operazioni di studio tecnicamente possibili sul programma
1.3.3 Redistribuzione del programma compilato
Il licenziatario può ridistribuire liberamente il programma compilato.
1.3.4 Codici sorgenti
Il licenziatario ha diritto di accedere ai codici sorgenti del programma, di duplicarli, di riprodurli e di modificarli.
1.3.5 Riutilizzo dei principi e delle tecniche di programmazione
Il licenziatario è libero di riutilizzare – senza corrispettivo, cioè gratuitamente – i principi e le tecniche di programmazione apprese nello studio del programma compilato e del codice sorgente anche per fini commerciali o imprenditoriali.
1.4 Limiti all’esercizio dei diritti attribuiti al licenziatario
1.4.1 Accesso ai codici sorgenti e loro riutilizzo
L’accesso del licenziatario ai codici sorgenti è consentito senza corrispettivo (cioè gratuitamente) solo ed esclusivamente per uso di studio e ricerca.
Il licenziatario può, negli stessi limiti di cui al comma precedente, riutilizzare codice o porzioni di codice sorgente.
Qualsiasi utilizzo commerciale dei sorgenti (inclusi, a titolo di esempio, personalizzazioni, installazioni, integrazioni con altri applicativi, “porting” verso altri ambienti e/o sistemi operativi) richiede la stipulazione di un accordo specifico con il licenziante.
1.4.2 Utilizzo del nome del programma
Il nome del programma è un marchio di proprietà del licenziante e può essere utilizzato a fini commerciali o imprenditoriali con l’esplicita autorizzazione scritta del licenziante.
1.5 Durata e non esclusività
I diritti di cui a questa licenza sono attribuiti in modo non esclusivo e senza alcuna limitazione territoriale né temporale.
1.6 Revoca della licenza
I diritti attribuiti con questa licenza sono revocati immediatamente e senza bisogno di comunicazione formale in caso di violazione anche di uno solo dei punti di cui al paragrafo “limiti all’esercizio dei diritti attribuiti al licenziatario”.
Allo stesso modo tutti i diritti di cui a questa licenza sono attribuiti alla condizione risolutiva che il licenziatario applichi alle copie compilate di questo programma e alle proprie opere derivate create tramite lo studio di questo programma (sia nella forma compilata, sia in quella sorgente) questa stessa licenza.
1.7 Esclusione dell’applicabilità della licenza
Questa licenza si applica solo ed esclusivamente a questo programma e a quelli da esso direttamente o indirettamente derivati. Nel caso di integrazione con programmi o parti di programmi di terze parti, ciascun programma conserva la propria licenza di origine.
2 – PARTE SECONDA – Aggiornamenti, garanzia, responsabilità
2.1 Aggiornamenti e release successive
Il licenziante non assume alcun obbligo di continuare a sviluppare il programma, né di adattarlo a diversi sistemi operativi, a versioni successive o personalizzazioni (es. distribuzioni Linux) dello stesso sistema operativo.
Allo stesso modo, il licenziante non assume alcun obbligo di rilasciare aggiornamenti di sicurezza o di correggere bug o malfunzionamenti.
2.2 Prestazione di garanzia
In linea di principio il programma esegue i compiti per i quali è stato creato. E’ tuttavia compito del licenziatario verificare che il programma soddisfi le sue necessità e che sia in grado di funzionare sui suoi sistemi hardware e software.
I diritti di cui a questa licenza sono attribuiti gratuitamente al licenziatario e pertanto non viene prestata alcuna garanzia sull’effettivo funzionamento del programma in situazioni particolari o sulla correttezza delle operazioni eseguite.
2.3 Esenzione di responsablità
Per le stesse ragioni di cui al secondo comma dell’articolo precedente il licenziante non assume alcuna responsabilità per i danni di qualsiasi tipo che dovessero derivare dall’utilizzo del programma.
Il licenziante non è – a maggior ragione – responsabile in alcun modo per danni di qualsiasi tipo derivanti da personalizzazioni o modifiche del programma eseguite da terze parti.
3 – PARTE TERZA – Giurisdizione, legge applicabile, foro delle controversie
3.1 Giurisdizione
L’attribuzione dei diritti realizzata tramite questa licenza è sottoposta alla giurisdizione italiana.
3.2 Legge applicabile
L’attribuzione dei diritti realizzata tramite questa licenza è sottoposta alla legge italiana.
3.3 Foro delle controversie
Competente in via esclusiva per tutte le controversie che dovessero derivare dall’interpretazione, esecuzione e applicazione di questa licenza è il foro di ….
Luogo, data
Il licenziante
Il licenziatario
ACCETTAZIONE ESPRESSA AI SENSI DEGLI ARTT.1341-1342 C.c.
Ai sensi e per gli effetti degli artt.1341 e 1342 del Codice civile, il licenziatario dichiara di avere letto, compreso ed accettato integralmente le seguenti clausole:
1.3, 1.4, 1.4.1, 1.4.2, 1.6, 2, 2.1, .2.2, 2.3, 3, 3.1, 3.2, 3.3.
Luogo, data
Il Licenziatario
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