“Meno è meglio” è un mantra che gira da anni, non solo nel mondo del marketing, ma anche in quello dell’organizzazione aziendale.
Sarebbe il caso di cominciare ad applicare questo concetto anche alle infrastrutture IT, allo sviluppo e utilizzo del software.
La complessita’ delle architettura e la sostanziale impossibilita’ di creare apparati e software veramente sicuri – tanto che, incredibilmente, oramai abbiamo accettato il fatto di usare l’equivalente di automobili con i freni che funzionano “ogni tanto” – suggersice di rivedere i futuri piani di aggiornamento IT eliminando quanto piu’ possibile macchine e apparati da una rete, nonche software dai client.
Riducendo il numero di componenti si riduce il rischio derivante da un controllo insufficiente o reso impossibile da limitazioni di budget.
Sogno a occhi aperti?
Si, certamente…
Possibly Related Posts:
- GPT-OSS com’è il modello “open-weight” (che non vuol dire affatto open source) di OpenAI
- Agcom: le Content Delivery Network (CDN) dovranno avere l’ok del Mimit? Cosa cambia per le Telco
- L’imperialismo aperto della Cina contro la corsa al dominio degli Stati Uniti. Strategia AI a confronto
- WhatsApp, l’Antitrust e il controllo delle interfacce
- Caso Raoul Bova: più che la privacy c’entra il codice penale