Il contributo delle telecamere —o meglio, dei sistemi— di videosorveglianza è stato fondamentale per identificare il sospettato del tentato omicidio di una turista commesso a Roma sul finire del 2022. Questo ha rianimato la polemica sull’uso delle tecnologie del controllo e sui “rischi per la privacy” generati dalla creazione di una società della sorveglianza “con la scusa della sicurezza”. Almeno in questo caso i solerti “difensori della privacy” sono stati costretti, obtorto collo, ad accettare il fatto che non tanto le telecamere di per se stesse quanto la possibilità di estrarre informazioni dalle videoriprese sia stata risolutiva per identificare un sospettato. Di fronte all’evidenza dei fatti, costoro arretrano di qualche passo ma non rinunciano a denunciare il pericolo della sorveglianza di massa che rimane pericolosissima specie —ovviamente— quella realizzata “grazie all’AI” di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Leggi tutto “Chi ha paura della AI-powered Face Recognition?”
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