Un’ordinanza del Tribunale di Milano – Sezione imprese dello scorso 4 novembre 2022 ha stabilito che gli internet provider stranieri devono rispettare gli ordini di filtraggio emessi dalle autorità italiane sulle query DNS degli utenti, per impedire la violazione dei diritti d’autore su materiale audiovisivo diffuso illegalmente da terze parti. Oltre alle questioni relative alle modalità di tutela diritto d’autore, questo provvedimento rimette per l’ennesima volta e giustamente in discussione il dogma infondato dell’internet senza confini di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech
Possibly Related Posts:
- Dati personali: un mutaforma che cambia a seconda di chi li usa
- Webcam violate: la fragilità nascosta del nostro mondo connesso
- Google non dovrà vendere Chrome. Ma non è Chrome a fare il monopolio di Google
- Ripubblicazione di foto e contenuti: il problema non è il consenso ma la violazione della dignità
- Perché è sbagliato (e pericoloso) imporre il copyright sull’essere umano