La natura giuridica del phone phreaking

di Andrea Monti

Sul fatto che l’uso di mezzi o apparecchiature di varia complessità e natura diretti ad evitare l’addebito sulla propria bolletta sia illegittimo non c’è alcun dubbio; qualcuno ne sorge, invece, quando ci si ponga il problema di individuare, in concreto, quale reato sia stato commesso.
La questione è tutt’altro che priva di interesse pratico dal momento che nel nostro ordinamento penale, come è noto, nessuno può essere punito per un fatto che al tempo in cui è stato commesso non era previsto dalla legge come reato; ciò vuol dire, in altri termini, che se non è possibile ricondurre l’impiego delle “Blue-Box” (o di apparecchiature o software aventi analoga funzione) ad una norma penale vigente non viene commesso nessun reato (salva, ovviamente, la risarcibilità del danno in sede civile).
Siccome non esiste nessuna legge che vieta esplicitamente l’impiego di questi apparecchi sarebbe, allora, immediato dedurre che usare le “Blue-Box” sia quantomeno non-illegale, ma le cose non sono così semplici.

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