Vent’anni fa, di questi tempi, arrivava in libreria Spaghetti Hacker, ancora oggi l’unico racconto di come sia nata ed evoluta la scena hacker in Italia e di come l’ignoranza di politica, media e magistratura abbia contribuito a creare mostri dove c’erano soltanto ragazzi malati di curiosità.
Fra la prima e la seconda ristampa il libro vendette circa 10.000 copie, una quantità notevole anche per gli standard di oggi, se si pensa che all’epoca si andava ancora avanti a collegamenti modem e l’internet era ai suoi albori.
Nel 2011 è stata pubblicata luna nuova edizione, disponibile su Amazon in formato fisico e Kindle con diverse aggiunte e qualche retroscena del quale, all’epoca della prima edizione, non si poteva parlare.
Devo dire che fa ancora un certo effetto, a distanza di tanto tempo, incontrare persone che lo hanno letto, riletto o scoperto da poco e alle quali questo libro ha potuto regalare qualcosa. Dal risveglio di un ricordo sopito, a uno sguardo in un mondo del quale tutti parlano, ma del quale pochissimi hanno fatto veramente parte.
A differenza dei Jedi, dunque, gli Spaghetti Hacker sono ancora vivi e vegeti.
E sono ancora innamorati dei vostri computer!
Possibly Related Posts:
- L’ultima mossa del Garante privacy per bloccare DeepSeek è una discutibile lettera ai provider
- Il pericolo della “digital resurrection”
- Quello che non torna nelle sanzioni UE a Meta
- La vendita forzata di Chrome e Android non risolve il problema del monopolio di Google
- Cosa significa l’abbandono dei domini locali da parte di Google per la net neutrality