Gli editori si “arrabbiano” perche’ ci sono gli snipett e i link ai loro articoli, e altri ci fanno i soldi senza che loro ci guadagnino qualcosa.
Invece di lamentarsi, potrebbero semplicemente mettere tutti i loro contenuti dietro un paywall (come ho detto interagendo con la parlamentare europea Silvia Costa in un’intervista a Radio RAI) e nessuno si approprierebbe piu’ di questi contenuti di altissima qualità.
Perchè non lo fanno? Potrebbero facilmente tutelare le loro opere dell’ingegno impedendo l’accesso indiscriminato. D’altra parte, quando si va in libreria o al cinema prima si paga e poi si “consuma”.
Funziona cosi’ per i prodotti di qualità, non è vero?
Ah, dimenticavo, ho appena disdetto l’abbonamento ai servizi a pagamento di Repubblica.it. Non è che i contenuti siano tanto migliori di quelli che si trovano liberamente in giro, e dunque non vale la pena spendere dei soldi per un prodotto del genere.
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