L’errore di fondo delle tre leggi della robotica (e di chi vuole applicarle)

Nel 1950 Isaac Asimov pubblica Runaround, un racconto breve nel quale compaiono per la prima volta le famose “tre leggi della robotica”, oggi diventate l’artificio retorico citato a sproposito dagli “esperti” di “intelligenza artificiale” e “robotica intelligente”.

Le Leggi di Asimov sono una brillante invenzione letteraria ma, dal punto di vista giuridico, sono viziate da un presupposto sbagliato, e cioè che i robot possano avere il libero arbitrio.

Basta leggerle con un po’ di attenzione per rendersi conto dell’equivoco: Continue reading “L’errore di fondo delle tre leggi della robotica (e di chi vuole applicarle)”

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Daniel Dennett. Un articolo e un intervento a Intelligence Squared per capire che l’intelligenza artificiale è, appunto, artificiale

L’intelligenza artificiale è poco intelligente e molto artificiale.

In un articolo pubblicato dal Financial Times e in un intervento a Intelligence Squared, Daniel Dennett smonta il mito (nemmeno troppo) moderno della possibilità di costruire una “superintelligenza”.

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La riscoperta della ruota. Inventata la “roboetica” di Isaac Asimov

La Commissione affari giuridici dell’Unione Europea pubblica un rapporto sulla robotica palesemente ossessionato da luddismo e sindrome di Frankenstein, mentre un ricercatore italiano, evidentemente ignorando o facendo finta di non conoscere i romanzi di Isaac Asimov, si inventa – e viene premiato per – la “roboetica”.

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