Frutto di un’ubriacatura per la tecnologia e di una scelta in linea con i processi di compressione delle prerogative dello Stato e dei cittadini a favore di BigTech, SPID e firma digitale dovrebbero essere cancellati, perlomeno nella loro forma attuale. Le polemiche suscitate dall’annuncio del governo di voler cancellare il (modo in cui è attualmente gestito) il sistema pubblico di identità digitale non tengono conto di alcuni “trascurabili” aspetti giuridici che riguardano l’essenza stessa del funzionamento di uno Stato liberale e democratico: l’attestazione dell’identità il potere di identificazione. Questi aspetti sono strettamente collegati al tema della libertà nel manifestare la volontà individuale e dunque anche alle scelte normative in materia di firma digitale. Non è politicamente accettabile né desiderabile trasferire al settore privato queste funzioni essenziali di Andrea Monti – Inizialmente pubblicato su Strategikon – un blog di Italian Tech Continue reading “Dopo SPID è ora di cancellare anche la firma digitale”
Possibly Related Posts:
- Dati personali: un mutaforma che cambia a seconda di chi li usa
- Webcam violate: la fragilità nascosta del nostro mondo connesso
- Google non dovrà vendere Chrome. Ma non è Chrome a fare il monopolio di Google
- Ripubblicazione di foto e contenuti: il problema non è il consenso ma la violazione della dignità
- Perché è sbagliato (e pericoloso) imporre il copyright sull’essere umano