Internet e i pedofili

di Andrea Monti – PC Professionale n. 74

Sull’onda dell’emozione suscitata dalle note vicende Belga a danno di minori e per via della inusitata, per vastità e superficialità, attenzione riservata ad Internet dai media non specializzati si è radicata nell’immaginario collettivo l’identità TELEMATICA=PEDOFILI. L’effetto di questa distorsione non ha tardato a manifestarsi, infatti la proposta di legge che inserisce nel codice penale alcuni reati specifici per la tutela dei minori (probabilmente approvata al momento della pubblicazione di questo articolo) prevede l’art.600 ter che punisce chiunque divulga, anche telematicamente, materiale pronografico ecc. ecc.

Sgombriamo il campo dagli equivoci: che i responsabili di crimini così efferati come quelli commessi a danno di minori vadano puniti è una cosa sulla quale non credo ci possa essere discussione, mentre sono altrettanto certo che una norma come quella che ho citato non giova a nessuno.

In primo luogo per la scelta dei termini… chiunque divulga, dice l’articolo, utilizzando il termine come sinonimo di diffonde quando i significati sono evidentemente diversi, a riprova di una certa atecnicità nella strutturazione della norma (non è una questione di lana caprina, perché specie in ambito giuridico vale l’urlo di Nanni Moretti “Le parole sono importanti!”).

L’obiezione fondamentale però riguarda l’inciso anche per via telematica appeso lì privo di senso. Capirei – pur non essendo d’accordo – se il discorso fosse del tipo “chiunque diffonde materiale osceno è punito, se lo fa con mezzi telematici è punito più gravemente”, ma buttare lì quelle parole quasi a casaccio mi sembra eccessivo.

Il punto è che – dopo quanto accaduto con la legge sulla tutela dei dati personali – ancora una volta emerge un approccio culturale diffidente nei confronti della tecnologia e della telematica in particolare che vengono considerate attività interinsecamente pericolose. Sarebbe complesso affrontare in questa sede un tema del genere, però il problema rimane.

Per concludere, spero che la legge sia stata già approvata e spero anche che questo articolo abbia perso di significato perché l’articolo 600 ter è stato nel frattempo emendato di quelle quattro parole… se così non è allora c’è da pensare.

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