COVID-19: contributi alle imprese e comunicazione governativa

In ogni conferenza stampa, a partire da quelle che annunciavano le prime misure di contenimento, la parola d’ordine della comunicazione governativa è stata “indorare la pillola”.

E’ una scelta ragionevole perchè trasmettere la percezione di avere tutto sotto controllo e dunque spargere ottimismo è certamente importante per evitare di diffondere negatività e disfattismo. Peccato che, nella pratica, questo abbia prodotto messaggi ambigui e poco trasparenti.

Un esempio è la conferenza stampa con la quale il governo annuncia un iniezione di 400 miliardi a sostegno delle imprese affermando testualmente per bocca del Presidente del Consiglio:

Vi annuncio, con  il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per quattrocento miliardi di Euro alle nostre imprese che siano piccole, medie grandi.

Queste parole non ammettono dubbi di significato: il Governo da’ 400 miliardi di Euro “cash”alle imprese. Poi, però, il Presidente del Consiglio  spiega che non si tratta di soldi veri, ma garanzie per i prestiti che le imprese chiederanno alle banche. E poi ancora precisa che le garanzie sono fornite da una società della galassia Cassa depositi e prestiti.

Il pensiero precede le parole e dunque se l’idea era di usare i risparmi degli Italiani per garantire prestiti bancari con il rischio che tante imprese inevitabilmente non li avrebbero restituiti perchè finite (più o meno dolosamente) a gambe per aria, il Presidente del Consiglio (o meglio, chi gli scrive i testi) avrebbe dovuto dire qualcosa che somiglia a:

Dopo la tutela della vita dei cittadini, la priorità del Governo è  far ripartire l’economia e presevare i posti e la dignità del lavoro. Non possiamo attendere le decisioni dell’Unione Europea che – pure – certamente aiuterà il nostro Paese e dunque abbiamo deciso di sostenere le nostre imprese favorendo l’accesso al credito bancario e riducendo le garanzie richieste dagli istituti di credito.

Lo Stato, dunque, si fa garante della parte migliore del Paese mettendo a disposizione 400 miliardi di Euro  con l’aiuto di Cassa depositi e prestiti.

E’ una scelta coraggiosa e non priva di rischi, perchè mette in gioco i risparmi degli Italiani ma è un rischio calcolato perchè siamo certi che le imprese, grazie a questo aiuto, riusciranno a rialzarsi. I cittadini devono avere fiducia nel fatto che le Istituzioni, Guardia di finanza in primis, vigileranno con estrema attenzione su abusi, fallimenti “pilotati” e azioni criminali dirette ad approfittare di questa opportunità di rilancio per il Paese.

Non sono un ghost-writer di professione, ma credo che questo testo non sia malaccio, e certamente non peggiore di quello utilizzato dal Presidente Conte.

Per il futuro – consiglio non richiesto, ma dato ugualmente –  sarebbe preferibile che il Governo adottasse la regola che ha fatto grande l’agenzia di pubblicità McCann: “truth, well told“, la verità detta bene.

E, sottolineo, bene.

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