Celebrata dalla stampa l’azione di “hackback” compiuta da una società italiana contro la botnet di un gruppo criminale, con il giornalista che applaude all’iniziativa.
Cosa avrebbe scritto il giornale in questione (Repubblica.it) se invece di avere “bucato” una rete, dei soggetti avessero preso mazze, bastoni e tirapugni e fossero andati in qualche zona periferiche ad arrestare spacciatori di droga e altri criminali?
Avremmo – giustamente – tutti gridato allo scandalo e allo squadrismo, invocando pene esemplari. Continue reading “I vigilantes sono pericolosi, a prescindere dagli strumenti che usano…”
Possibly Related Posts:
- Cosa dice davvero il giudice americano sul diritto d’autore e l’addestramento delle AI
- Controllare le email aziendali: dalla Cassazione alcune conferme e qualche dubbio per la cybersecurity
- Una foto che meglio di ogni altra racconta cosa sta avvenendo sui nostri cieli
- Giappone, il confine tra difesa e guerra cyber si assottiglia molto nella nuova legge sulla sicurezza informatica
- Meta potrà usare i dati degli utenti per addestrare l’IA: cosa dice la sentenza tedesca