di Andrea Monti – PC Professionale n.106
Il New York Times, in un articolo di Peter Weyner, che è possibile leggere on line su http://www.nytimes.com/library/tech/99/11/cyber/articles/19encrypt.html, riporta una notizia clamorosa: in Germania il ministero delle finanze e della tecnologia ha stanziato un finanziamento di circa 318.000 marchi (trecento milioni di lire o giù di lì) per lo sviluppo di Gnu Privacy Guard (GPG – http://www.gpg.org) un software – concorrente diretto del più noto PGP – che utilizza crittografia a chiave pubblica sviluppato con licenza GPL, cioè “libera”. In altri termini, questo significa che gli utenti sono liberi di accedere e apportare modifiche al codice sorgente e di duplicare il software senza incorrere in sanzioni di alcun tipo.
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